ADOLESCENZA
L’adolescenza è senza dubbio una tappa fondamentale nel processo di crescita e come osserva la psicoanalista americana E. Kestemberg
“Se tutto si prepara nell’infanzia, tutto si gioca nell’adolescenza”.
Definita “una seconda nascita”, l’età che va dai 13 anni ai 18 (circa) anni si inaugura con una scadenza impegnativa: la scelta del corso di studi e l’ingresso nella Scuola Media Superiore. Al tempo stesso vi è però un’altra prova, meno visibile ma ancor più importante: la conclusiva definizione di sé, della propria identità sessuale e sociale. La spinta con cui i ragazzi esprimono la loro voglia di autonomia e di indipendenza obbliga i genitori, per non precipitare nella guerriglia famigliare, a elaborare un sistema di concessioni e divieti coerente e, al tempo stesso, mobile e aperto ai cambiamenti che l’evolversi dei figli comporta.
In alcuni casi, però, i cambiamenti tipici di questa fase evolutiva portano con sé quote di sofferenza difficilmente tollerabili sia per sé che per la famiglia: ecco allora che possono presentarsi comportamenti aggressivi, un brusco calo nel rendimento scolastico, un’eccessiva labilità emotiva, comportamenti alimentari insani, una preoccupazione eccessiva per l’immagine corporea ecc. che, prolungandosi nel tempo, possono alimentare difficoltà di relazione col gruppo dei pari, isolamento sociale, depressione, abuso di sostanze, nonché agiti autolesionistici o comportamenti sessuali promiscui.L’aiuto di uno specialista può andare proprio nella direzione di comprendere la natura del malessere, se si tratti di una fase transitoria, oppure se ci sia il rischio che si strutturi un funzionamento sintomatico più definito. In entrambi i casi, il fatto di affrontare l’attuale difficoltà è un passo fondamentale per cominciare a diminuire la pressione emotiva e relazionale che solitamente si verifica.
Nel mio lavoro quotidiano con adolescenti ho notato che il supporto psicologico può essere fondamentale nel promuovere una risoluzione sana dei conflitti interni ed esterni dell’adolescente, aumentando la consapevolezza dei propri bisogni soggettivi e la capacità di regolazione del proprio mondo emotivo.