
I meccanismi di difesa sono processi psicologici, spesso seguiti da una reazione comportamentale, attuati per affrontare le situazioni di difficoltà, per gestire le conflittualità, per preservare il proprio funzionamento dalle interferenze di pensieri, sentimenti ed esperienze disturbanti, dolorose e inaccettabili.
I meccanismi di difesa cosa sono
Sono uno strumento preferenziale per affrontare un pericolo reale o percepito. Ognuno di noi ha le proprie difese preferenziali che corrispondono al nostro modo abituale di affrontare le situazioni problematiche. La preferenza per un tipo di difesa deriva da una serie di fattori, quali il temperamento costituzionale, la natura delle difficoltà subite nella prima infanzia, le difese adoperate dai genitori, gli esiti sperimentati dall’uso di particolari difese.
- reversibili: ossia possono cambiare
- sono modi di gestire conflitti e affettività
- sono inconsci
- sono adattivi e patologici: ossia sono funzionali alla vita psichica, ma utilizzati rigidamente ed in eccesso causano disadattamento e psicopatologia
A cosa servono i meccanismi di difesa
I meccanismi di difesa servono a ridurre l’ansia e l’angoscia derivante da conflitti inconsci intollerabili per la coscienza, influenzando, anzi determinando il comportamento.
Adattivi VS Disadattivi
I meccanismi di difesa avvengono sempre all’interno di una relazione (con persone significative o no), quindi sono intersoggettivi e sono anche sempre comunicativi, perchè implicano una comunicazione all’altro.
I meccanismi di difesa diventano disadattivi quando frustrano la capacità di relazionarsi con gli altri e di valutare gli aspetti della realtà, in presenza quindi di meccanismi di difesa disadattivi c’è una pesante distorsione della realtà ossia la realtà come percepita dall’individuo non è la realtà da tutti condivisa.
Acting out
Espressione dei vissuti emotivi dell’individuo attraverso l’azione piuttosto che con il linguaggio. La persona mette in atto comportamenti in modo poco riflessivo, senza riflettere sulle possibili conseguenze negative. Esempi sono gli atti violenti, i furti, le menzogne o i rapporti sessuali occasionali, lo scopo. È il caso di uno studente che, dopo aver preso un brutto voto all’interrogazione, scaglia con violenza i libri.
Annullamento retroattivo
E’ un comportamento agìto o simbolico che ha lo scopo di “riparare” un altro comportamento non corretto o inaccettabile per il soggetto, come nel caso di un uomo che tradisce la sua donna e poi la ricopre di doni, fiori e attenzione per compensare il gesto compiuto
Compartimentazione
Meccanismo di difesa la cui funzione è quella di permettere a due condizioni in conflitto tra di loro di esistere senza creare confusione, sensi di colpa, vergogna e angoscia sul piano cosciente. La persona abbraccia due idee, due atteggiamenti che sono in conflitto ma non ne coglie la contraddizione. Un esempio è rappresentato da quelle persone molto umanitarie nella sfera pubblica ma che in privato picchiano i figli.
Conversione
Meccanismo di difesa automatico e involontario attraverso il quale un conflitto psichico viene tradotto in un sintomo somatico. L’impulso rimosso e inaccettabile viene tenuto fuori dalla consapevolezza e contemporaneamente espresso mediante un disturbo della funzione corporea. Esempi di conversione sono psoriasi, emorroidi ….
Diniego
Meccanismo di difesa che esclude, inconsapevolmente e involontariamente, dalla consapevolezza un certo aspetto disturbante della realtà e può diventare patologico. Consiste nel negare un evento o un sentimento e può avere valore adattivo in determinate circostanze: ad esempio, se si riceve la diagnosi di una malattia mortale, oppure la notizia di un evento tragico, la prima reazione può essere quella di negarlo, ma ciò è funzionale ad una riorganizzazione delle risorse per affrontarlo.
Tuttavia se diventa la difesa principale del soggetto, ciò indica la presenza di un disturbo nella sua capacità di valutare la realtà o di una psicosi ad esempio una vedova che, molti mesi dopo la morte del marito, continua ad apparecchiare per due.
Dissociazione
Processo automatico attraverso il quale le attività mentali di un individuo si scindono in modo da permettere la manifestazione di impulsi proibiti e inconsci, senza che la persona si senta responsabile per le proprie azioni, in quanto, in seguito, non ricorda quanto accaduto. Solitamente questi comportamenti, messi in atto durante la dissociazione, sono l’esatto opposto di quelli che normalmente caratterizzano la condotta dell’individuo.
Può avvenire nelle esperienze di abuso, soprattutto infantile, dove il trauma è talmente elevato che la coscienza si dissocia dal corpo e la persona ha la sensazione di osservarsi dall’alto come se non stesse subendo l’esperienza e non le appartenesse.
Formazione reattiva
E’ un meccanismo con cui l’Io trasforma un sentimento nel suo opposto: ad esempio, una madre che non voleva un bambino e dunque prova avversione per lui, maschera questo sentimento trasformandolo nel suo opposto, cioè in una eccessiva premura e affettuosità. Un esempio, il bambino che mostra amore e cure eccessive per il fratello neonato, per il quale invece prova gelosia.
Idealizzazione e svalutazione
Meccanismo attraverso il quale un individuo attribuisce caratteristiche estremamente positive o estremamente negative a se stesso o ad altre persone. Un processo normale di idealizzazione è l’innamoramento, nel quale, le persone mature idealizzano degli aspetti del partner che non si discostano troppo dalle reali caratteristiche dello stesso, mentre diventa problematico nelle persone affettivamente instabili, le quali idealizzano il partner in modo utopistico.
Nella svalutazione si sminuiscono le caratteristiche degli altri o di se stessi e se estremizzata può raggiungere lo svilimento e l’umiliazione dell’altro.
Identificazione
E’ un processo psicologico attraverso il quale un individuo assimila un attributo, un aspetto, una qualità di un’altra persona, emotivamente importante, con lo scopo ultimo di evitare o ridurre il conflitto scaturito dalla perdita reale o simbolica di quella persona.
Un esempio di questa condizione è il lutto o l’identificazione con l’aggressore, attraverso la quale una persona evita l’angoscia identificandosi con l’aggressore, il quale incute timore e attraverso questo meccanismo di difesa il soggetto non lo teme più. Ciò accade, ad esempio, in una situazione nella quale una persona subisce violenza estrema.
Identificazione proiettiva
Consiste nel proiettare su qualcuno un impulso inaccettabile e interpretare il proprio comportamento come una reazione giustificata al comportamento dell’altro. Ad esempio, si commette un’azione malvagia verso un altro dicendo che lo si è fatto perché l’altro era stato minaccioso e provocatorio, quando invece l’atteggiamento di minacciosità e provocazione è stato attribuito all’altro perché è il soggetto stesso che lo provava.
Inibizione
Determina la diminuzione o la perdita della motivazione necessaria per svolgere una certa attività. Lo scopo è quello di evitare l’angoscia connessa agli impulsi inaccettabili. L’attività in questione è altresì piacevole per l’individuo ma viene evitata perché susciterebbe un conflitto riguardo agli impulsi primitivi. Tra gli esempi ci sono i blocchi nello scrivere, la timidezza sociale che impedisce alcune attività, come il parlare in pubblico o praticare sport.
Isolamento dell’affetto
Consiste nell’incapacità di sperimentare contemporaneamente la componente cognitiva e affettiva di un’esperienza, dunque comporta la rimozione della componente affettiva.
L’esperienza è conscia mentre l’emozione rimane inconscia. Il meccanismo entra azione in presenza di traumi (un evento traumatico può essere descritto facilmente nei suoi elementi cognitivi, ma contemporaneamente è incapace di sperimentare la parte affettiva dello stesso) o situazioni estreme, come ad esempio, durante l’Olocausto.
Negazione
Consiste nel ricacciare indietro un elemento disturbante nell’istante in cui sta affiorando. Nella negazione ciò che viene negato è solo l’affetto, mentre il rapporto con la realtà è di norma mantenuto; per esempio dopo la fine di una grande storia d’amore si nega a se stessi di aver mai provato un sentimento vero e profondo per quella persona. Un uso massiccio della negazione è, per la persona, disadattivo e disfunzionale, in quanto non permette la risoluzione del problema e procura danno all’individuo stesso.
Regressione
La regressione è un ritorno a forme precedenti di sviluppo del pensiero, o del comportamento. Si verifica quando l’individuo viene a trovarsi, nel presente, di fronte a un grave conflitto e, per eludere tali ostilità, ritorna simbolicamente agli anni dell’infanzia.
Si verifica, ad esempio, quando un bambino, coinvolto in una situazione che genera in lui molta ansia abbandona gli schemi comportamentali adeguati alla sua età e regredisce a forme comportamentali passate che lo compiacevano: comportarsi in maniera capricciosa, parlare come un bebè, enuresi notturna, ritornare nel letto dei genitori. In ogni caso sono tutti comportamenti che accentuano la sua dipendenza dal caregiver.
Rimozione
Meccanismo di difesa basilare, utilizzato sia dagli adulti sia dagli adolescenti. Consiste nel respingere fuori dalla consapevolezza contenuti troppo dolorosi, ad esempio dimenticare una persona che ci ha offeso o un’esperienza traumatica. Tali contenuti possono riemergere nei sogni oppure nelle associazioni libere oppure sotto ipnosi.
Esempi di rimozione sono le comuni dimenticanze o i lapsus linguae.
Rivolgimento contro il sé
Meccanismo di difesa contro l’aggressività. È un processo inconscio e involontario attraverso il quale un individuo devia l’aggressività dalla persona, verso la quale è rivolta, verso se stesso. Esempi di questo meccanismo di difesa sono le forme gravi di onicofagia, le autolesioni…
Scissione
Consiste nel percepire gli oggetti come interamente e nettamente buoni o cattivi, Meccanismo di difesa primitivo, proprio dei primi mesi di vita e, nell’adulto, è particolarmente evidente in varie forme di psicosi e nel disturbo borderline di personalità. Consiste nello scindere in modo netto i sentimenti contraddittori; permette così di separare il buono dal cattivo, l’amore dall’odio, il piacere dal dispiacere senza riuscire a integrare questi due aspetti in un’immagine intera.
Spostamento
Consiste nel dirottare un sentimento per un oggetto verso un altro oggetto meno temuto. Attraverso lo spostamento questa minaccia viene ora avvertita e riconosciuta come un pericolo esterno, non più apparentemente connesso all’impulso interno inaccettabile. Esempi di spostamento sono le fobie dove l’individuo affronta il pericolo evitando la situazione, l’oggetto, l’animale, la persona pericolosa.
Sublimazione
Processo attraverso il quale le pulsioni vengono deviate verso mete socialmente accettate e valorizzate. I comportamenti che ne derivano sono soddisfacenti per l’individuo, in quanto gli danno la possibilità di scaricare le pulsioni istintuali , e utili per la società. Un classico esempio è rappresentato dal chirurgo, il quale convoglia la sua aggressività e il suo sadismo in un’attività indispensabile per l’intera società.
Dott.ssa Vania Munari
Psicologa
Bibliografia
GALIMBERTI U., Dizionario di Psicologia, Torino, Utet, 2006
GODINO A., CANESTRARI R., La psicologia scientifica: nuovo trattato di psicologia generale, Bologna, CLUEB Editore, 2007
WHITE R. B., GILLILAND R. M., I meccanismi di difesa, Roma, Astrolabio Ubaldini Editore, 1977