
Un amore potrebbe non finire all’improvviso, ci sono segnali che comunicano quasi sempre la crisi in atto e devono essere intesi come campanelli d’allarme di un problema da affrontare.
L’importanza della comunicazione
Tutto ciò che succede nella relazione dovrebbe essere una comunicazione reciproca al reciproco esserci, per cui l’altro dovrebbe accorgersi se ci allontaniamo spaventati, se abbiamo paura oppure se siamo annoiati.
Le coppie vanno coltivate, concimate, le relazioni annaffiate e il dialogo deve essere tenuto sempre aperto.
Crisi: significato
Qualsiasi momento di passaggio nell’arco del ciclo di vita si esprime nei termini di crisi, che va colta, però, in tutta la sua positività.
Etimologicamente, infatti, la parola crisi (krisis) nell’antica Grecia significava, allo stesso tempo, sia pericolo che decisione e, in modo stupefacente, nell’antica Cina questa espressione era scritta con un doppio ideogramma dal duplice significato (wei ji): pericolo e opportunità.
Dunque la parola crisi si riferisce a quell’estremo verso cui la vita ci spinge ed in cui siamo obbligati a prendere una DECISIONE. Tale decisione ha in sè una potenzialità di cambiamento, l’intenzione di evolvere, il bisogno di novità e di differenza. Troppo spesso,invece, è letta unicamente nella sua accezione negativa, perchè le novità vengono vissute con timore.
Crisi come segnale
La crisi è un utile segnale per capire che qualcosa non sta andando per il verso giusto: indica che è strettamente necessario fermarsi a riflettere e, magari, modificare qualcosa. L’essere umano si evolve continuamente, la sua legge non è la statica prevedibilità ma il cambiamento e questo si esprime attraverso momenti di insoddisfazione per tutto ciò che ci trattiene e ci costringe a rimanere uguali nel tempo.
Le crisi, quindi, a volte fanno bene sono occasioni importanti in quanto permettono un punto di biforcazione, un’inversione di rotta, una rottura e un nuovo inizio.
Crisi psicologica (intrapersonale)
Una crisi non accade mai in merito a questioni che abbiamo previsto e per le quali abbiamo preso misure di sicurezza, ma ad un certo punto ci troviamo di fronte ad uno stato imprevisto per il quale apparentemente non abbiamo risorse. Ci siamo dentro. Punto. Nel mio lavoro lo vedo continuamente. Esempio tipico la persona che mi dice: “Andava tutto bene, voglio dire: lavoro, famiglia, salute… Non so perché mi è venuto questo attacco di panico ma mi ha stravolto la vita!”. Quando poi andiamo ad indagare su cosa stava vivendo quella persona, tipicamente scopriamo (nel senso che lei lo scopre assieme a me) che le cose non andavano poi così bene, ma lei non se ne rendeva conto. Ci è voluto un attacco di panico per metterla in condizioni di accorgersene.
Certo: se lasciamo esplodere la rabbia a casaccio, senza modularla non ci facciamo un favore. Ma se siamo arrabbiati un motivo ci sarà e sarà il caso di farci qualcosa, no? Prima di tutto sarà importante rendercene conto.
La crisi psicologica è il richiamo del proprio inconscio, che sa chi è e cosa vuole diventare.
Il richiamo di parti inconsce
Nel mio modo di vedere le cose e di lavorare, la crisi psicologica non è una malattia, il segno di una menomazione, una sfortuna…. E’ il richiamo che parti di noi inesplorate e inespresse lanciano alla nostra coscienza, chiedendo di essere prese in considerazione. Per esempio, una parte che spesso noi non esprimiamo è la rabbia. Magari ci cova dentro, dietro alla maschera col sorriso che mettiamo tutti i giorni per esplodere a casaccio appena trabocca dalla nostra capacità di contenerla.
Crisi di coppia
La crisi può essere espressa attraverso litigi ininterrotti o attraverso le configurazioni sintomatiche in uno dei due partner (emicranie, fobie, tachicardie, sintomi fobici, depressioni). Oppure può manifestarsi nel disagio di altre persone che fanno parte del sistema allargato, molto spesso i figli. Alcune volte, poi, uno solo assume su di sè il disagio della coppia e mostra malessere per entrambi (i problemi sessuali di uno sono spesso un messaggio reciproco, così come lo sono i sintomi quali la paura di uscire di casa, gli attacchi d’amsia ecc.).
Le crisi emergono per difendersi dalla delusione, per manifestare insoddisfazione e sono dovute all’impossibilità di cambiare spontaneamente l’altro e le regole comuni. Derivano inoltre dalla mancata messa in discussione di sè, a volte dall’incapacità di lasciare la relazione e dal senso di colpa per desiderare di farlo.
La coppia che chiede aiuto psicologico
Spesso la coppia che chiede aiuto psicologico si mostra bloccata nella rappresentazione di se stessa e di ciascuno dei partecipanti, ingabbiati in un ruolo stereotipato che è diventato troppo stretto. I singoli non riescono a pensarsi in maniera diversa, a immaginare possibili alternative perchè sono schiacciati dal peso della storia che hanno vissuto insieme. Di solito, la coppia ripete le soluzioni che conosce già, anche se si sono dimostrate fallimentari, dando così origine a un circolo vizioso destinato a mantenersi nel tempo. Ciascuno è poi sempre molto impegnato a cambiare l’altro e non considera la propria partecipazione al gioco in atto, rendendo impossibile il progetto evolutivo.
Cosa fare allora?
Non c’è una ricetta unica, parlare e/o agire dipende da chi si è e dalle regole che la coppia si è data fino a quel momento. Ogni coppia saprà come comportarsi se riesce a capire quali segnali sta mandando il partner e se tiene a lui e alla relazione. A volte, lasciare che le cose vadano come stanno andando, indica un desiderio anche inconsapevole di chiudere il rapporto, senza assumersene la responsabilità
Consigli di visione o lettura: “La verità, vi spiego, sull’amore”
Film Libro
Dopo sette anni di vita insieme e due figli, Dora è stata lasciata dal marito Davide: un evento catastrofico di cui la donna non si fa una ragione e che considera inspiegabile. Questa crisi apre a una ricostruzione di se stessa -anche grazie al sostegno di altre figure che la accompagnano- fino ad una presa di coscienza di sé e della propria responsabilità per quanto è accaduto, uscendo dalla fase di diniego.
Commento
La verità, vi spiego, sull’amore, non è un Manuale d’amore – come il titolo potrebbe suggerire – ma un iter realistico e contemporaneo sulla fine di una relazione. Come nel linguaggio si abusa della parola amore, molte relazioni lo vivono così intensamente da consumarlo e non sapere poi comprendere che non esista più.
Dott.ssa Vania Munari
Psicologa
BIBLIOGRAFIA
Baroni D., L’arte di riparare un cuore, Erikson, 2014.
Telfener U., Le forme dell’Addio Effetti collaterali dell’amore, Roma, Castelvecchi, 2007.