
Una certa quantità di amor proprio o egocentrismo è non solo normale ma anche essenziale per la salute psicologica; tuttavia il punto del rispetto di sé dove il narcisismo sano si tramuta in narcisismo patologico non è così facile da identificare. Inoltre, a complicare le cose, il termine stesso “narcisista” raramente è usato come complimento nei confronti di qualcuno con una sana stima di sé. Al contrario, il termine è molto più utilizzato in senso peggiorativo, in particolare verso colleghi o conoscenti che troviamo sgradevoli, o di cui invidiamo il successo e la sicurezza.
Poiché tutti noi ci confrontiamo con aspetti narcisistici, dobbiamo sempre stare attenti al potenziale di ipocrisia implicito nell’etichettare gli altri come narcisisti.
Caratteristiche del Disturbo narcisistico di personalità
Innanzitutto va chiarito che il narcisismo non è affatto un eccesso d’amore verso se stessi come comunemente si crede: è qualcosa di molto più serio e drammatico.
Il narcisismo vero e proprio è un disturbo di personalità che si manifesta soprattutto nelle relazioni intime e assume forme di grande violenza psicologica.
Il disturbo narcisistico è caratterizzato da senso di grandiosità, che porta a sovrastimare i propri talenti, stupirsi se non si riceve un’adeguata ammirazione e a sottostimare il valore degli altri. Questi pazienti tendono a frequentare soltanto persone di classe sociale elevata, ad affiliarsi alle migliori istituzioni. Pensano di avere diritto a speciali favori e trattamenti. Se non li ricevono, reagiscono con rabbia e di sprezzo.
Non sono empatici, anzi impostano le relazioni sulla strumentalizzazione o sul bisogno di ammirazione. Infatti hanno bisogno di un pubblico che li ammiri e anche il partner affettivo è scelto per questo ruolo. Ciò nasconde la compensazione di una bassa autostima, infatti essi sono vulnerabili alle critiche, che possono lasciarli umiliati e feriti, e provocare depressione e isolamento sociale.
I Sintomi del Disturbo Narcisistico di Personalità
I criteri diagnostici per l’inquadramento del Disturbo Narcisistico di Personalità secondo il DSM-5 (American Psychiatric Association, 2015), la Bibbia degli psicologi e psichiatri di tutto il mondo, descrivono un pattern pervasivo di grandiosità (nella fantasia o nel comportamento), necessità di ammirazione e mancanza di empatia, che inizia entro la prima età adulta ed è presente in svariati contesti, come indicato da cinque (o più) dei seguenti elementi:
- ha un senso grandioso di importanza (per es., esagera risultati e talenti, si aspetta di essere considerato/a superiore senza una adeguata motivazione).
- è assorbito/a da fantasie di successo, potere, fascino, bellezza illimitati, e di amore ideale.
- crede di essere “speciale” e unico/a, e di poter essere capito/a solo da, o di dover frequentare altre persone (o istituzioni) speciali o di classe sociale elevata.
- richiede eccessiva ammirazione.
- ha un senso di diritto (cioè l’irragionevole aspettativa di speciali trattamenti di favore o di soddisfazione delle proprie aspettative).
- sfrutta i rapporti interpersonali (cioè approfitta di altre persone per i propri scopi).
- manca di empatia: è incapace di riconoscere o di identificarsi con i sentimenti e le necessità degli altri.
- è spesso invidioso/a degli altri, o crede che gli altri lo/la invidino.
- mostra comportamenti o atteggiamenti arroganti, presuntuosi.
Il DSM-5 elenca nove criteri per la diagnosi di Disturbo Narcisistico di personalità, però tali criteri identificano un certo tipo di persona narcisista: presuntuosa, arrogante, bisognoso di ammirazione. Tuttavia tali parametri non caratterizzano l’individuo narcisista schivo, silenziosamente grandioso, che a causa della sua estrema sensibilità verso il rifiuto evita il più possibile di trovarsi al centro dell’attenzione.
Tipologie del Narcisista
Il disturbo narcisistico è qualcosa di molto complesso che non si può racchiudere dentro un’unica categoria, infatti il Disturbo narcisistico di personalità costituisce un continuum. Un estremo del continuum è rappresentato dall’individuo invidioso e avido che richiede l’attenzione e il consenso degli altri noto come narcisista inconsapevole (Kernberg). L’estremo opposto corrisponde all’individuo più vulnerabile e tendente alla frammentazione del sé noto come narcisista ipervigile (Kohut). Vi è poi una forma di narcisismo molto grave denominata narcisismo maligno che può esprimersi in violenza apparentemente auto-giustificabile, crudeltà sadica o auto-distruttività e in casi estremi può sfociare in azioni efferate come è possibile osservare in numerosi fatti di cronaca, ad esempio il caso di Matthias Schepp.
Narcisista Inconsapevole
I tipi inconsapevoli sembrano non avere alcun tipo di consapevolezza del loro impatto sugli altri. Parlano come se si rivolgessero ad un vasto pubblico, stabilendo raramente un contatto visivo. Sono ignari del fatto che sono noiosi e che di conseguenza alcuni abbandoneranno la conversazione per cercare compagnia altrove. Mostrano un evidente bisogno di essere al centro dell’attenzione, e i loro discorsi sono ricchi di riferimenti ai loro successi. Sono insensibili ai bisogni delle altre persone, fino al punto di non permettere che altri contribuiscano alla conversazione. Il tipo inconsapevole di dn di personalità in generale corrisponde al quadro descritto dai criteri del DSM 5.
Narcisista Ipervigile
Gli aspetti narcisistici del tipo ipervigile si manifestano con modalità completamente differenti. Questi individui sono straordinariamente sensibili al modo in cui gli altri reagiscono nei loro confronti. La loro attenzione è costantemente diretta verso gli altri alla ricerca di uno sbaglio da parte dell’interlocutore per avere la scusa di sentirsi offesi. Queste persone sono timide e inibite, ed evitano di mettersi in luce perché sono convinte che saranno rifiutate e umiliate. Nel loro profondo vi è in realtà un profondo senso di vergogna connesso al loro segreto desiderio di esibirsi con modalità grandiose.
Narcisista Maligno
Accanto a queste due tipologie esiste il disturbo narcisistico di personalità grave chiamata da Kernberg sindrome di narcisismo maligno collocata in un’area al limite tra il disturbo narcisistico di personalità e il disturbo antisociale di personalità e caratterizzata da: comportamento antisociale, aggressività egosintonica, sadismo rivolto verso gli altri o verso se stessi e un forte orientamento paranoide.
Perché ultimamente si parla molto del narcisista riferendosi, in particolare, all’uomo narcisista?
Nella casistica il 50-75% degli individui diagnosticati con disturbo narcisistico di personalità sono maschi. È importante parlarne per aiutare le persone che hanno relazioni con persone narcisiste a riconoscere le diverse manipolazioni al fine di tutelarsi.
Per esempio, un marito narcisista può accusare la moglie di tentare deliberatamente di umiliarlo, invece di ammettere di avere problemi dovuti al fatto di essere eccessivamente vulnerabile, dipendente e bisognoso della moglie. Questo stesso marito po’ arrivare alla fine a uno stato di rabbia narcisistica cronica in cui sviluppa un risentimento e un’amarezza insanabili nei confronti della moglie, che non lo tratta come egli ritiene gli sia dovuto. Il timore di essere umiliato è molto forte al punto che le discussioni con la moglie vengono vissute dal narcisista come offese talmente gravi che il perdono diventa improponibile, e non c’è niente che il partner possa fare per rimediare la situazione. Questa situazione getta la moglie in uno stato di stordimento totale in cui si sente colpevole e responsabile della rabbia del marito.
Molte vittime ogni giorno subiscono umiliazioni e violenze psicologiche o addirittura fisiche senza comprendere che non sono loro il problema ma è la relazione ad essere patologica e il partner (o capo o genitore o amico ecc.). E’ essenziale parlarne.

Relazioni affettive con un narcisista
Come riconoscere le forme patologiche di narcisismo
Le forme patologiche di narcisismo sono più facilmente identificate attraverso l’esame delle qualità delle relazioni interpersonali.
Una tragedia che affligge queste persone è la loro incapacità di amare.
Nelle relazioni sane si possono individuare alcuni tratti fondamentali, come l’empatia e la preoccupazione per i sentimenti degli altri, un genuino interesse per le loro idee, la capacità di tollerare l’ambivalenza nei rapporti di lunga durata, la capacità di riconoscere il proprio contributo nei conflitti interpersonali. Gli individui che hanno relazioni interpersonali caratterizzate da queste qualità possono servirsi a volte degli altri per gratificare i propri bisogni, ma ciò si verifica in un più ampio contesto di rapporti connotati da sensibilità e interesse nei confronti delle altre persone, e non rappresenta uno stile pervasivo di porsi in relazione con gli altri.
Al contrario, l’individuo con un disturbo narcisistico di personalità si accosta agli altri trattandoli come oggetti da usare o abbandonare a seconda dei suoi bisogni, incurante dei loro sentimenti. Gli altri non sono percepiti come persone che hanno un’esistenza separata o esigenze specifiche. Il soggetto con disturbo narcisistico di personalità spesso interrompe una relazione dopo un breve periodo di tempo, di solito quando l’altro incomincia a porre richieste relative ai suoi bisogni. L’aspetto più importante è che tali relazioni chiaramente “non funzionano”, in termini di capacità del narcisista di mantenere il proprio sentimento di autostima.
Il ciclo della relazione: LE TRE FASI
Il narcisista non sceglie a caso le sue prede: predilige persone empatiche, sensibili e inclini al sacrificio. Spesso si indirizza verso persone con grandi talenti o capacità, ma con carenze di autostima, inclini alla dipendenza affettiva (definite co-dipendenti) e quindi facilmente manipolabili. Le storie di amore che vedono protagonisti un/una narcisista e un/una co-dipendente affettiva/o sembrano ricalcare un copione, per questo è possibile delineare una serie di fasi cicliche.
La relazione con un narcisista segue uno schema ricorrente, prevedendo tre fasi caratteristiche: il bombardamento d’amore, la svalutazione e lo scarto.
1-Bombardamento d’amore (love bombing)
Durante questa prima fase il narcisista inonda la preda di attenzioni. Si lancia in grandiosi atti d’amore, regali smisurati, complimenti continui, enormi promesse. Lo scopo del bombardamento è quello di agganciare la vittima.
2-Svalutazione
Nella seconda fase la maschera del narcisista vacilla e rivela così parte della sua vera natura. Iniziano a non andargli più bene una serie di cose, diventa polemico, denigratorio, irascibile. Critica il partner e spesso anche i suoi amici, lavorando affinché la sua preda arrivi a tagliare i ponti con loro. Iniziano i litigi e i ricatti, le manipolazioni, violenze psicologiche e/o fisiche. Oppure, il narcisista può recitare la parte della vittima, con scene di disperazione e pianti utili. Per punire il partner a volte i narcisisti ricorrono al cosiddetto “trattamento del silenzio”: tacciono o scompaiono fisicamente per un po’. Un’altra tecnica consiste nel fornire false informazioni con l’intento di far dubitare la vittima della sua memoria e della sua percezione, portandola a mettere in discussione la sua stessa sanità mentale.
3-Scarto
Spesso lo scarto si traduce in un’azione drastica, messa in atto da un giorno all’altro. Va detto, però, che il narcisista in realtà a volte torna sui suoi passi (hoovering) oppure fa avanti e indietro. E questo perché qualsiasi reazione il narcisista riesca a ottenere dalla sua ex vittima per lui è una vittoria. Magari manda anche solo messaggio, un “come stai” o un “ti vorrei parlare”, come test per vedere se la vittima è ancora a disposizione. E spesso qui ripete il love bombing, per poi ricominciare il gioco di svalutazione e scarto. Per questo lasciare un narcisista è difficile e per farlo le persone hanno spesso bisogno di un intervento esterno.
Che fare?
➡CON GLI/LE ABUSANTI
La persona con disturbo narcisistico non percepisce il suo comportamento come disadattivo e difficilmente si presenta di spontanea volontà per una consulenza: generalmente è condotta da altri familiari esasperati, quindi occorre effettuare un’analisi della domanda per motivarla ad un percorso. Inoltre, il narcisista tende a manipolare lo psicologo, come fa con gli altri, e a svalutarne l’operato. L’intervento può essere finalizzato, in particolare, a promuovere una percezione realistica di sé e degli altri, nonché relazioni funzionali e non manipolative nei diversi ambiti.
➡CON GLI /LE ABUSATI/E
Molte persone che vivono relazioni abusanti (psicologicamente o anche fisicamente) con partner narcisisti, stentano a rendersi conto di cosa realmente si tratti finché il loro malessere non raggiunge o supera il livello di guardia, diventando fonte di problemi sociali, lavorativi e di salute. Questo accade soprattutto perché i partner narcisisti hanno un atteggiamento costantemente svalutante e ambiguo nei confronti dell’altro, al punto di portarlo a convincersi di non fare nulla di giusto e di non essere mai in grado di soddisfare le loro sempre mutevoli, incostanti e contraddittorie aspettative. In questo caso possono essere molto utili i numerosi libri e i video facilmente reperibili sull’argomento, i gruppi di condivisione o i forum; ma è saggio anche rivolgersi ad un professionista che sia preparato in materia, per essere aiutata ed accompagnata nel percorso di recupero e guarigione. Che è sempre auspicabile e possibile grazie a coraggio ed impegno.
Dott.ssa Vania Munari
Psicologa
BIBLIOGRAFIA
American Psychiatric Association (2013), Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, Quinta edizione, DSM-5,edizione italiana a cura di massimo Biondi, Raffaello Cortina Editore, Milano, 2014.
CANDANCE V., Basta Narcisisti, Edizioni Centro Studi Erikson S.p.a., Trento, 2019.
GABBARD G.O., Psichiatria Psicodinamica Quinta Edizione basata sul DSM-5, edizione italiana a cura di Fabio Madeddu, Raffaello Cortina Editore, Milano, 2014.
SPERRY L., I disturbi di personalità. Dalla diagnosi alla terapia, Editore McGraw-Hill Education, edizione italiana a cura di Claudio Sica, 2004.